La Strada

Nel corso degli anni ci siamo trovati tutti a percorrere le strade che disegnano il paesaggio del nostro territorio, al fine di raggiungere qualche località di interesse, per esigenze familiari, a scopo di lavoro o per godere di un periodo di vacanza. Ma abbiamo mai riflettuto sui contenuti intrinsechi di questo spazio, sempre all’onore delle cronache?

La strada è uno spazio libero, fruibile da tutti secondo determinate regole, di cui nessuno può rivendicare l’esclusiva proprietà. Essa è parte dell’ambiente naturale e, oltre ad espletare funzioni di collegamento tra luoghi diversi, ha in sé contenuti importanti dal punto di vista umano, filosofico, sociale, ecc. Purtroppo, spesso è il luogo del malaffare e della depravazione, se non l’habitat ove si commettono i reati contro la persona e la cosa pubblica. Tuttavia, occorre ricordare anche che in essa vivono ed operano persone che giornalmente lavorano per tutta la comunità, oppure si dedicano a soccorrere, consigliare, sostenere individui in difficoltà (gli uomini invisibili) che popolano le nostre vie. Scrittori, registi, poeti su questo tema hanno elaborato opere memorabili. Fellini, del quale ricorre il centesimo anniversario della sua nascita, nel film-capolavoro “la strada” ha descritto il modo di vivere dei derelitti, che manifestano su tale terreno la voglia di riscatto e anche i più alti sentimenti, come l’amore.



In tale ambiente ognuno si sente privo di condizionamenti e vincoli, può esprimersi come meglio crede. Oltre al concetto di spazio ben delimitato, la strada è un concetto che presenta contenuti legati alla nostra vita. Si dice: “essere sulla buona/cattiva strada”, “trovare la propria strada”, “incontrarsi a metà strada”. Di fatto sulla strada si muovono le persone con il loro essere dotato di mente e il cuore. Esse hanno il desiderio di farsi conoscere, di incontrare gli altri, di soddisfare i propri bisogni, di non essere soli. In questo ambiente ognuno si muove o risiede con tutti i suoi problemi, le sue preoccupazioni, le sue speranze, le sue illusioni. L’artista ha modo di esternare il suo talento e farlo apprezzare ai numerosi passanti. Le persone in stato di degrado fisico e mentale cercano aiuto; c’è colui che, rifiutato dai propri affetti, desidera uno sguardo benigno, quanto meno di compassione. Esiste l’esibizionista desideroso di farsi notare, con la sua maschera di ignoranza e stupidità e tante altre figure, come l’automobilista dissennato che, noncurante delle regole del vivere comune, non rispetta gli altri, fino a privarli della vita. Poi c’è la folla anonima che procede confusamente, senza meta o verso una piazza, un luogo, per osservare qualche avvenimento di interesse.

La strada, dunque, è una realtà sempre davanti a noi, con cui interagiamo giornalmente, come la nostra vita. Dobbiamo percorrerla, possiamo modificare il suo percorso, ma essa ci conduce sempre verso una meta più o meno lontana, più o meno desiderata.  Il suo percorso è pieno di incognite, essa ci fa raggiungere la destinazione facilmente o superando molte difficoltà, ci fa apprezzare o meno l’ambiente circostante, ci dà il piacere o il disgusto di incontrare i nostri simili e la possibilità di essere loro di aiuto o intralcio.

All’inizio d’anno, siamo nuovamente tutti in cammino lungo la nostra strada, con un fardello più pesante, ma è auspicabile con un po’ di saggezza e di generosità in più.

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